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Auxilium Vitae e Fondazione Volterra Ricerche, in collaborazione con l’Accademia dei Riuniti, hanno presentato nel Ridotto del Teatro Persio Flacco il quinto libro di Eleonora Goio: “In Solitaria“. Storia di un viaggio in India, scritto sotto forma di diario di bordo, che l’autrice ha redatto durante la sua esperienza itinerante ed anticonvenzionale in uno dei luoghi più affascinanti ed introspettivi del mondo. Il tema del libro è “la morte”, concetto stigmatizzato nelle civiltà occidentali, che trova invece nell’oriente spunti di riflessione per vivere al meglio la vita.
Durante l’incontro la delicata tematica affrontata dall’autrice nel libro è stata sviscerata sia da un punto di vista laico che religioso.
Sono infatti intervenuti alla presentazione: il sindaco di Volterra Giacomo Santi, il Dr. Alfonso Stella di Auxilium Vitae, la Dr. Sibilia Gabriella esperta di Bioetica e Don Fabio Villani, moderati da Tiziana Novelli e con letture a cura della Scuola di Teatro Scimmie Nude.
Eleonora Goio
Trentina di nascita, marchigiana di adozione, ex insegnante di educazione fisica, oggi si occupa di inclusione sociale e turismo accessibile. Si definisce una viaggiatrice anticonvenzionale, spingendosi in ogni sua avventura, al di là dello spostamento materiale, cercando una storia in ogni viaggio, perché ogni viaggio è come una vita.
Legata ad Auxilium Vitae da un lungo percorso di riabilitazione, oggi ha trasformato questa sua rinascita in una collaborazione con la stessa struttura che l’ha accolta nel momento più difficile della sua vita. Grazie alle relazioni umane intessute nel suo periodo riabilitativo, si è ritrovata protagonista di questo evento, presentando il suo libro.
La Cultura della Cura
L’autrice confida: “Auxilium vitae è una realtà non solo sanitaria ma sta diventando culturale. Grazie alle relazioni umane, all’apertura dell’amministrazione e alla sensibilità che la caratterizza, c’è la possibilità di affrontare in sedi diverse importanti tematiche dove la scienza si allaccia imprescindibilmente alla vita, rendendo comprensibile a tutti il ruolo che questa eccellente realtà del territorio svolge.
Attraverso questa sensibilità Auxilium Vitae implementa una CULTURA DELLA CURA che rende inseparabile l’aspetto umano da quello sanitario, andando a sviluppare anche una CURA DELLA CULTURA in generale, che coinvolga non solo degenti e familiari ma anche scuole e associazioni”.
Questo perché la riabilitazione non si esplica solamente nella struttura ma anche nella realtà in cui questa è immersa ed una realtà sensibile e forte genera relazioni umane che fanno bene al corpo e all’anima.
E a proposito di Cultura, Eleonora pubblicamente ha precisato di sostenere la candidatura di Volterra a Capitale italiana della Cultura 2021.