Secondo giorno del Festival del Cinema Resiliente organizzato dal Comune di Cecina in collaborazione con Sui Passi di Ale
Sabato 6 maggio. Seconda serata di FestivAle sul red carpet di via Buozzi sfileranno i registi Stefano Antonini, Federico Greco e Mirko Melchiorre, il critico letterario e cinematografico Fabio Canessa, lo sceneggiatore Stefano Adami, il regista Lorenzo Antonini, il produttore Alain Redaelli, l’attore e regista Franco Nero.
Alle ore 16.30-19. il pomeriggio inizia con la proiezione del film C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando (2022) scritto e diretto da Federico Greco e Mirko Melchiorre. Registi che con Stefano Antonini, avranno il compito di introdurre e presentare la pellicola.
Ospedale di Cariati, provincia di Cosenza. Chiuso da 10 anni. Adesso occupato da Michele, Cataldo, Ninì, U’Massaru e l’altro Cataldo. Obbiettivo resistere e persistere in una lotta civile per la sua riapertura, mantenendo stabile una barricata contro lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale. Certe volte è più facile aprire un ospedale a Kabul. Lo ha detto proprio il co-fondatore di Emergency, Gino Strada chiamato durante la pandemia SARS-CoV-2 a dare una mano ad un sistema sanitario al collasso non per la diffusione del Covid quanto per le inefficienze, gli sprechi e i tagli nel campo della sanità che si sono abbattuti sul nostro paese e la nostra (di tutti) regione Calabria.
Ore 19:15-20. Stefano Adami (sceneggiatore) Lorenzo Antonioni (regista) e Alain Redaelli (produttore), moderati dal critico letterario e cinematografico Fabio Canessa, presenteranno il cortometraggio La vita arida (2022) diretto da Lorenzo Antonioni.
L’obiettivo di questo cortometraggio non è quello di offrire informazioni ulteriori sulla figura di Bianciardi, ma è quello di creare la possibilità di vivere una reale esperienza di incontro con lo scrittore. Un’esperienza di incontro con il Bianciardi in carne e sangue che pensa, all’inizio, di poter in qualche modo cambiare il mondo e che, alla fine, si rende conto di non aver mai avuto la dimensione umana necessaria per incidere veramente sulle cose. Oppure non è così? E questa è solo una sua ossessione forse, perché Bianciardi ha inciso ed incide ancora sulle cose.
Ore 20:15 – 22:15
Federico Frusciante introdurrà insieme a Franco Nero e Fabio Canessa il film L’uomo che disegnò Dio (2023) regia di Franco Nero.
Secondo film diretto da Franco Nero. L’uomo che disegnò Dio (2023) racconta la storia di Emanuele (Franco Nero), un artista anziano, molto solitario e non vedente, che insegna ritrattistica a carboncino nelle scuole serali e che ha una grande capacità poco nota. Nonostante sia cieco, Emanuele è in grado di ritrarre chiunque, semplicemente ascoltandone la voce. Le uniche persone a conoscenza di questa sua dote sono Pola (Stefania Rocca), la sua assistente sociale, e i suoi studenti. La sua vita tranquilla e serena viene sconvolta dall’arrivo di due immigrate africane, Maria (Wehazit Efrem Abrham) e la figlia Iaia (Isabel Ciammaglichella), che vanno a vivere da lui in cambio di aiuto con la casa. Mentre sta facendo un ritratto a Iaia, la ragazza registra tutto con lo smartphone e carica online il video di Emanuele che la ritrae. In breve tempo l’anziano artista diventa subito virale e viene contatto da molti curiosi e dalle enti televisive, in particolare dallo show “Talent Circus”, un programma della Tv-junk mirato a fare audience sfruttando e mostrando le persone dotate di particolari doti.
Ore 22:30 – 00:30
La terra dei figli (2021) diretto da Claudio Cupellini, avrà il compito di concludere la serata. Il film che sarà Introdotto da Fabio Canessa in compagnia del giovane protagonista Leon De La Vallée, peraltro noto rapper con il nome d’arte Leon Faun.
In un futuro devastato dagli effetti della guerra e del disastro ambientale, detto “i veleni”, i rimasugli di un’umanità intossicata e morente si trascinano giorno dopo giorno cercando di sopravvivere in un ambiente ostile, dove i rapporti umani sono regolati per lo più dalla sopravvivenza e dalla violenza. Un padre cerca di rendere suo figlio adatto alla vita in questo mondo post apocalittico impartendogli un’educazione durissima, sul filo dell’anaffettività. Ma i veleni prendono pian piano il sopravvento sul corpo dell’uomo, e il figlio si ritrova a dover contare sulle sue sole forze lasciando il rifugio in cui i due avevano vissuto fino a quel momento, alla ricerca di qualcuno che sia in grado di leggergli il quaderno che contiene le memorie del padre. Tratto dall’omonima graphic novel di Gipi il film gioca su una grande potenza visiva. Ogni singolo dettaglio trasmette con grande efficacia l’idea di un mondo esaurito, sterile, privo di forza vitale, abitato da pochi esseri umani, scavengers cinici e svuotati, mossi dal più semplice istinto di sopravvivenza che calpesta ogni umana compassione.
Solidarietà e impegno civile. Durante le tre giornate festivaliere, dalle 17:00 alle 00.00, si ricorda che la via antistante il cinema, via Buozzi, ospiterà bancarelle di artigianato locale con oggetti realizzati con materiale di recupero, ma soprattutto sarà possibile visitare i gazebo delle associazioni locali e nazionali (Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, Dynamo Camp, Ridolina, Make A Wish Italia, Avis e altri), il gazebo di Sui Passi di Ale, dove sarà possibile acquistare le t- shirt dell’evento e altri gadget a favore della lotta contro il Neuroblastoma. Non mancheranno inoltre diversi punti ristoro di food & beverage.
Presentano: Matteo Buselli e Alessandro Pepe
Service audio e luci: RIS Audio
Partner multimediali dell’evento: Radio 675 e Toscana.Live