PROCULTHER-NET: concluso a Volterra il Protecting Cultural Heritage Course
Tra i 60 partecipanti, esperti in gestione del rischio e rappresentanti del mondo della protezione civile e dei beni culturali
Si sono concluse a Volterra, in Toscana, le attività del Protecting Cultural Heritage Course realizzato nell’ambito del progetto europeo PROCULTHER-NET, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e cofinanziato dalla Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario della Commissione europea.
Alle due sessioni del corso hanno partecipato numerosi Paesi e Istituzioni europee, a conferma di una crescente attenzione, anche a livello internazionale, sui temi della capacità di risposta e della salvaguardia del patrimonio culturale in emergenza.
Tra i 60 partecipanti, esperti in gestione del rischio, protezione civile e beni culturali in rappresentanza di ben 24 Paesi del Meccanismo Unionale di Protezione Civile, ma anche professionisti appartenenti alle Nazioni Unite e a Organizzazioni non governative e umanitarie.
Il corso è stato arricchito anche dal messaggio di Erkan Doganay, focal point del progetto PROCULTHER-NET per la Turchia, nonché esperto nella gestione delle emergenze, che è intervenuto in collegamento, durante i lavori della prima sessione, per portare una testimonianza diretta dai territori duramente colpiti dal sisma del 6 febbraio scorso evidenziando le attività realizzate dai soccorritori turchi ed internazionali, nonché le attività poste in essere per prendersi cura del patrimonio culturale colpito dal disastro.
Entrambe le sessioni hanno impegnato i corsisti in una prima fase di formazione in aula cui sono seguite attività laboratoriali, dimostrazioni ed esercitazioni pratiche per apprendere le misure per la salvaguardia del patrimonio culturale immobile, mobile e intangibile.
La Badia Camaldolese, un monastero dell’XI secolo situato poco al di fuori delle mura di Volterra, è stata invece il teatro di una prima attività pratica che ha permesso a tutti i partecipanti, divisi in squadre con competenze miste, di testare le nozioni acquisite nell’ambito della tutela dei beni culturali immobili in situazioni di emergenza.
A conclusione di ogni sessione è stata poi organizzata un’esercitazione che ha previsto due diversi scenari nella città di Volterra, il Palazzo dei Priori e la Pinacoteca – Museo Civico, in cui i corsisti hanno potuto mettere in pratica quanto appreso nelle giornate precedenti, simulando le operazioni di messa in sicurezza di beni mobili a rischio.
Il Protecting Cultural Heritage Course, organizzato nel quadro della Union Civil Protection Knowledge Network, è stato il primo corso europeo interdisciplinare interamente dedicato alla protezione dei beni culturali a rischio e ha rappresentato una preziosa occasione di confronto tra istituzioni ed esperti per rafforzare e ampliare la comunità internazionale dedicata alla protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza.