Serata inaugurale al Persio Flacco di Volterra
Grandi eventi giovani, professori e ballerini, insieme ad autori. scrittori e grandi artisti per l’apertura della stagione teatrale del Teatro Persio Flacco di Volterra.
L’Accademia dei Riuniti ha dedicato alla sua città un Ottobre effervescente che ha anticipato, con ottima affluenza di pubblico, la “prima” del 24, segnando la riapertura del teatro, con un grande concerto di orchestra con la partecipazione di due cantanti d’eccezione.
L’Ensemble Bacchelli ha schierato 40 maestri di musica diretti dal suo direttore eclettico, Rita Bacchelli. Il pubblico è rimasto affascinato, emozionato. Giunto a Volterra anche da fuori città ha potuto assistere ad un concerto domenicale che non solo ha tenuto compagnia, ma ha fatto sperare in una nuova tranquillità.
Rita Bacchelli ha diretto, per un tributo alla musica di Riz Ortolani, un concerto indimenticabile con le voci di Silvia e Sandro Querci, ospiti speciali, cantanti appassionati.
Presenti in sala, invitati dal direttore artistico Sandro Querci, alcuni famigliari del famoso autore di melodie, colonne sonore indimenticabili. Enrico Sternini Ortolani è stato omaggiato dal presidente Davide G. Arcieri con un premio alla memoria dell’Accademia dei Riuniti, che il presidente della Fondazione Ortolani, ha accettato con piacere ed un velo di commozione pensando alle parole di “More” suggerite dalla mamma Katyna Ranieri che, ad oggi, è stata l’unica cantante italiana invitata ad esibirsi sul palcoscenico della cerimonia degli Oscar di Los Angeles.
L’omaggio conferito è un oggetto unico realizzato dalle mani sapienti di due maestri alabastrai: Maria Grazia Gazzarri e Bruno Raspi; uno spartito su un foglio di alabastro finemente inciso, concesso all’Accademia dei Riuniti per farne dono.
Il Persio Flacco inaugura la stagione e rinnova il logo
Il teatro volterrano evolve e per questa stagione rappresenta e festeggia il raggiungimento dell’obiettivo che l’Accademia dei Riuniti si era data: “aprire le porte di questo teatro alla Città ed ai turisti”. Lo storico teatro di Volterra è di fatto accogliente e vissuto, grazie alla progettualità attenta della direzione, ma soprattutto grazie al quotidiano impegno dei volontari ed amici sostenitori.
Pur mantenendo l’impianto originale di questi anni, del logo voluto per festeggiare i 200 anni “dal Risorgimento Cultura Arte e Spettacolo”, il nuovo logo presenta un semicerchio stilizzato che richiama un luogo simbolico e accogliente, nato invece osservando la porta d’ingresso che da due secoli vede l’entrata di un luogo meraviglioso nato, pochi lo sanno, da un giardino.
Due cornucopie che si innestano nelle “trombe” del simbolo dell’Accademia diventando più grandi, rappresentando in una vista in pianta proprio una porta aperta, ma anche una “V”, iniziale della città di Volterra.
“Le porte aperte”, dunque, di un Teatro, espressione dell’arte e di quei moti risorgimentali che vollero l’Italia.
