Due secoli di cultura, arte e spettacolo
Il teatro senza il pubblico è una scatola vuota
ha affermato Davide G. Arcieri, presidente dell’Accademia dei Riuniti, in occasione della commemorazione dei 200 anni dall’inaugurazione del Teatro Persio Flacco di Volterra.
E’ il grido di dolore di chi, chiamato ad offrire il teatro alla sua città, si trova di fatto un contenitore di alto livello, ma vuoto: senza attori e senza pubblico. Il Covid ha forzatamente inibito questo tipo di attività che inevitabilmente comporta l’aggregazione al chiuso. E allora un gran bel calendario, tante belle idee per far vivere il teatro anche oltre il teatro, il lavoro arduo profuso per far quadrare i conti, sono andati in fumo a causa di questa pandemia che ha devastato l’economia e le persone.
La cerimonia commemorativa
Alla cerimonia commemorativa è intervenuto, tra gli altri, Eugenio Giani, attuale Presidente del Consiglio Regionale toscano, in visita privata, il quale ha richiamato l’importanza dell’arte e della cultura affermando che sosterrà fortemente la candidatura della città di Volterra a capitale della cultura 2022.
Il presidente è stato accolto da due musicisti volterrani Carlo Paoletti e Leonardo Barbafiera con al pianoforte il maestro Francesco Gabellieri.
“Ritengo il teatro Persio Flacco – ha affermato Giani – uno dei teatri più importanti della Toscana, non è un caso, nonostante questa situazione di Covid sta facendo la sua programmazione più professionale, pensata, orientata, …come al teatro della Pergola a Firenze, al Nazionale, al Maggio, al Metastasio a Prato, a dimostrazione che abbiamo la possibilità di valorizzare il teatro come espressione culturale di una Toscana che ha nella cultura uno strumento fondamentale per i prossimi tempi, ovvero quello di riattivare e riannodare il rapporto con tante persone che attraverso il turismo possono frequentare, viverla e rattivare il nostro tessuto economico”.
Il teatro
Il Teatro che sorge all’interno del Palazzo Incontri, oggi dimora storica Viti, fu costruito in appena tre anni; in particolare suscitò molto interesse la nuova curva della platea disegnata dall’architetto Luigi Campani “La nuova curva della platea, per la quale alla eleganza dell’ellisse univasi la sonorità della parabola, fece nascere in alcune Accademie il desiderio di averne la pianta, che richiesero con reiterate premure per applicarla o nella riforma dei loro teatri, o nella costruzione di nuovi” (Giornale del Commercio 21/02/1838). Il sipario, ritenuto un capolavoro, fu oggetto di una bella descrizione di Pietro Turrini: “…nel sipario del nostro Teatro il celebre pittore Niccolò Contestabili, il cui nome ed abilità somma troppo si conoscono in Italia per aggiungere parola, colorì Persio Flacco condotto dalla Musa in Parnaso, ove Apollo addita al satiro poeta il Tempio della Gloria, nella volta Venere in cocchio tirato dagli augelli a lei sacri e nelle pareti della platea, oltre a vari ornati e gruppi di amorini, cinque vignette o vedute con tanta gentilezza e precisione lavorate che meriterebbero di essere conservate in cristallo”.
Il Palcoscenico Risorgimentale, frequentato nel secolo scorso da lirici e attori di eccellenza ha affascinato e fatto applaudire artisti, ma soprattutto, ancora ai giorni d’oggi ha rappresentato il lavoro di Accademici insegnanti e professionisti, ha permesso e continua a permettere il debutto di chi, bambino o adulto, proprio a Volterra, trova un luogo dove la Cultura è Tradizione e Ricerca, Arte e Spettacolo.
Il prologo di Anna Pieri
Ai presenti alla cerimonia, limitati nel numero dal contingentamento obbligato dalla normativa anti-covid vigente, è stata consegnata una riproduzione del prologo scritto due secoli fa da Anna Pieri, prima attrice, recitato in occasione dell’apertura del nuovo teatro.
L’immagine dell’evento è stata curata da Toscana.Live che era presente alla commemorazione anche con le telecamere che hanno permesso di realizzare il video servizio.
L’Accademia dei Riuniti, istituita in virtù di motu proprio Granducale del 3 maggio 1820 … si propone di provvedere al mantenimento, all’agibilità ed alla gestione del teatro Persio Flacco, al fine di offrire alla città di Volterra una sede prestigiosa per lo svolgimento di manifestazioni culturali, ricreative e comunque di pubblica utilità, organizzate dall’Accademia o da altri soggetti, e dirette o comunque utili alla promozione dell’immagine della città di Volterra ed al progresso sociale e culturale della cittadinanza. Per il raggiungimento dello scopo associativo l’Accademia potrà avvalersi della collaborazione di istituzioni culturali, nonché di tutti i soggetti pubblici e privati interessati.