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Le serate di Nomadelfia in tour per la Toscana. Danze e… non solo!

Abbiamo avuto la fortuna di assistere in piazza Guerrazzi a Cecina, ad uno spettacolo bellissimo, organizzato e realizzato dalla comunità di Nomadelfia, presente in questi giorni sul nostro territorio.

Nomadelfia, che significa legge della fraternità, è un piccolo popolo di volontari cattolici che vivono insieme con lo scopo di costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo, sull’esempio delle prime comunità cristiane.

Nomadelfia in tour a CecinaLo spettacolo è l’espediente, insieme al puro divertimento e al grande sforzo collettivo, di raccontarci cos’è la comunità di Nomadelfia e come si vive al suo interno.
Quattro ragazzi/attori, sul palcoscenico, ci prendono simbolicamente per mano e percorrendo l’alfabeto a ritroso, “Il mondo all’incontrario…fondato sulla fraternità”, recita il volantino, per ogni lettera ci dicono come si è costituita Nomadelfia.
A cominciare dalla Z, il fondatore Don Zeno Saltini (1900-1981), diventato sacerdote nel 1931, accolse come figlio un giovane che usciva dal carcere.
Da allora, sono circa cinquemila i figli accolti nelle famiglie a Nomadelfia.

Mi viene spontanea la relazione, con Michela Murgia, scomparsa in questi giorni per un grave tumore, “i figli d’anima” come li chiama lei, quelli non necessariamente partoriti, ma che hanno affinità elettive e che scelgono mamme non di sangue.

Nomadelfia in tour a CecinaOggi Nomadelfia è una popolazione di trecento persone, sessanta famiglie che vivono in Toscana vicino a Grosseto e con un gruppo familiare a Roma e uno in costruzione in Tanzania.

Così nello spettacolo dove si alternano i quattro narratori sul palco, proseguendo con le lettere dell’alfabeto che suggeriscono nomi di sensazioni e di sentimenti, a brevi filmati storici proiettati nello schermo in fondo al palco, nei quali un giovane don Zeno e poi più adulto, racconta con una semplicità disarmante i fondamenti cristiani di condivisione, di accoglienza e di fede sui quali si basa la comunità di Nomadelfia.

Nomadelfia in tour a CecinaIl tutto intervallato da balli acrobatici, danze della tradizione popolare, realizzati con grande maestria, con perfezione nell’esecuzione, con coreografie bellissime che tengono conto delle capacità di ogni singolo elemento del ballo, bambini/e di quattro/cinque anni insieme a ragazzi/e di diciotto in un caleidoscopio di colori, di volant, di jabot, di balze e di pieghettature, di scarpe rinforzate sui tacchi per produrre il tamburellare della tarantella, della danza gitana e ancora del charleston.

Tutti ballano sorridendo e percepisci che il sorriso non è mai forzato, sono pazienti con i piccoli e tutti alla pari per collaborare e per mettersi in gioco con lo scopo di divertire sì, ma non solo, piuttosto far passare l’idea di un posto incredibile dove si possono fare tante cose insieme, ciascuno con il proprio contributo, ciascuno con il proprio talento, mai in competizione con gli altri!

Nomadelfia in tour a CecinaLa musica e i balli in un crescendo di giravolte e acrobazie, il sirtaki ballato magistralmente dai ragazzi più grandi, gli occhi fanno fatica a seguire tutti i movimenti armonici e armoniosi, equilibrati e plastici di questi giovani che non sono ballerini di professione, ma che hanno imparato a muoversi insieme e che dimostrano grande affiatamento e capacità di essere gruppo.

Alla fine con la lettera A di amore si conclude lo spettacolo tra gli applausi e bravi, bravissimi urlati dai numerosi spettatori presenti, commossi e trascinati dall’incalzare della musica e del ritmo dei balli.

Nomadelfia in tour a CecinaLa regista Sabrina Chiazzotto, sul palco spiega brevemente che le famiglie di Nomadelfia sono tutte disponibili ad accogliere figli in affido e vivono unite in “gruppi familiari” di tre o quattro famiglie ciascuno.
Il “gruppo” ha una casa centrale per il giorno; ogni tre anni le famiglie cambiano gruppo, perché non si devono affezionare solo agli stessi.
Tutti lavorano all’interno della comunità, nessuno è pagato, tutti contribuiscono allo stare bene di sé stessi e di tutti.

Oltre diecimila persone visitano Nomadelfia ogni anno.

Una delle tante testimonianze della comunità di Don Zeno, sono le belle fotografie in bianco e nero di Enrico Genovesi, raccolte nel libro “Nomadelfia – Un’oasi di Fraternità”, crowdbooks.com/it/nomadelfia

Le Serate sono nate nel 1966 su iniziativa di Don Zeno, per donare al popolo una pausa di gioia e diffondere il messaggio di fraternità.
Da allora oltre mille Serate sono state presentate sulle piazze di tutta Italia e anche all’estero.

Per concludere penso sia fondamentale e consigliato andare a vedere questo bello spettacolo che è gratuito, ma al quale ciascuno può dare il suo contributo, fermandosi alla fine della serata per informazioni e per offerte con l’acquisto delle loro Pubblicazioni.

Promuovere la fraternità della comunità di Nomadelfia è un dono, non scontato, ma prezioso!
www.nomadelfia.it

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