Home Architettura Terme del Corallo. Splendore, declino e rinascita

Il 17 giugno, dalle ore 9 alle 18.30, nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli, sarà possibile partecipare alla giornata studio aperta al pubblico dedicata alle valorizzazione e recupero storico-artistico delle Terme del Corallo di Livorno.

Promosso dal Comune di Livorno con il sostegno e la collaborazione del Rotary Club Livorno, Rotary Club Mascagni e Terme del Corallo ONLUS, l’evento è finalizzato allo studio approfondito da parte di 21 studiosi del bene storico-artistico e culturale dello stabilimento termale livornese.

Alla presenza dell’Assessore alla Cultura, Simone Lenzi, la direttrice dell’associazione Associazione Terme del Corallo ONLUS , Silvia Menicagli, i direttosi del Rotary Club Livorno e Rotary Club Mascagn, Gianluca Rossi e Crisi Cagidiaco e il direttore degli Uffizi, Eike Dieter Schmidt, la giornata sarà moderata dall’architetto, Eleonora Guzzo e la storica dell’arte, Sara Taglialagamba curatrici con la storica dell’arte, Elisa Favilli, del volume Terme del Corallo, Splendore, declino e rinascita, edito da Pacini editore ( giugno, 2023). Volume al cui interno sono raccolte i saggi realizzati da: Ulisse Tramonti, Eleonora Guzzo, Massimo Dringoli, Maria Beatrice Bettazzi, Giorgia Predari, Sara Taglialagamba, Gilda Cefariello Grosso, Daniel Angelotti, Fausto Bonsignori, Silvia Inghilleri, Donatella Lippi, Rita Traversi, Fabio Canessa, Natacha Fabbri, Elisa Favilli, Silvia Menicagli, Virginia Firenzuoli, Chiara Salvadori, Giovanna Bracone, Melania Lessi e Valentina Pieri, oratori della giornata di studio.

Storia e temi
Nato ad inizio Novecento sulla scia del positivismo scientifico, le Terme del Corallo rappresentano un esempio brillane di come un’impresa possa diventare rivoluzione culturale. Le loro acque note alla cittadinanza locale per le loro proprietà digestive vengono analizzate e valorizzate dalla scienza. Le loro qualità superano quelle dell’impero lucchese delle terme di Montecatini. Qui nasce la genialità imprenditoriale sostenuta dal cavalier Lorenzo Gambaro: trasformare le sorgenti in uno stabilimento termale la cui identità doveva rispecchiare la novità assoluta che l’architettura, l’ingegneria e l’arte potevano offrire all’esordio del Secolo Breve. La medicina termale oltre ai suoi poteri curativi comprovati dalla scienza poteva essere un business. Si dilata per Livorno la sua offerta turistico-balneare, la città investe sul porto e nella nuova stazione ferroviaria, cresce il suo bisogno di riscattare il degrado in cui il centro storico è caduto per la sua mala gestione. La leggerezza dell’estate offre scenari nuovi della società contemporanea, la letteratura ne descrive pregi e difetti, la musica rincorre la vitalità delle acque, nei giardini dello stabilimento si tessono dialoghi più o meno mondani, mentre le vie della città diventano spazi espositivi: tra lo sfrecciare dei tram i manifesti pubblicitari catturano la curiosità dei passanti, rivoluzionano la dimensione grafica della comunicazione. La storia segna uomini e cose. La gloria si flette alla devastante epidemia di colera che, nel 1911, rende la città portuale un presidio medico d’avanguardia. Le terme perdono attrattiva e consenso. Per non dichiarare fallimento si vendono gli arredi liberty dell’Hotel Corallo. Grazie alla caparbietà di Eugenia Semeria le Terme riscoprono il loro splendore, mentre la loro stagione estiva si arricchisce di un programma attrattivo sempre più accattivante e coinvolgente per il suo pubblico. Oltre al loro potere curativo le acque corallo diventano un marchio: nascono le bibite analcoliche Corallo. La produzione e imbottigliamento offre allo stabilimento di dilatare la sua produzione oltre la stagione estiva. Il fascismo irrompe nella storia e Livorno esalta il culto del corpo tanto caro alla cultura del littorio. Le terme accolgono mostre ed esposizioni. Con il 1942 cala definitivamente il sipario sulle Terme. Nel 1943, la Sala della Mescita diventa la sede dell’American Officers Club. Con la fine della guerra, per le Terme del Corallo, si apre una nuova vita. Mentre prosegue la produzione di bibite, la Sala della Mescita sarà trasformata in un Dencing che resterà attivo fino al 1968, quando un incendio ne devasterà l’intera struttura. Le bibite Corallo cedano il posto alla Coca Cola, che continuerà la sua produzione locale fino al 1996. L’immobile viene abbandonato, ridotto il suo giardino per fini edilizi e nel 1980, con la realizzazione del cavalcavia, tagliato fuori dalla rete di relazioni che lo avevano reso una perla preziosa nel contesto urbanistico labronico.

Grazie ad una consapevolezza civile, agli inizi del nuovo secolo, nasce il bisogno di recuperarne la sua storia, strappare al tempo e alla sua azione di degrado ciò che resta della vecchia gloria livornese. Si accendono i riflettori sulle terme, mentre armati di buona volontà molti cittadini intervengono per estirpare tutta la vegetazione che ne aveva ricoperto i suoi spazi. Nasce l’associazione Terme del Corallo ONLUS. Inizia una campagna di ricerca e di spettacolarizzazione che possa riportare a galla la gloria di un tempo che fu.

La fenice rinasce dalle sue ceneri e grazie al progetto “Uffizi Diffusi” lo stabilimento torna a raccontare la sua esistenza, la sua potenzialità e il suo ruolo di attore protagonista nel palcoscenico urbano e sociale locale e internazionale. Racconto che questa giornata si pone di descrivere attraverso le arti che ne hanno sorretto la sua nascita e la sua esistenza.

Architettura, Ingegneria, Idraulica, Medicina, Ceramica, Litografia, Musica, Letteratura, Storia e Restauro avranno il compito, grazie ad una accurata campagna di studio, di svelere agli ospiti della giornata la bellezza con cui questo bene storico-artistico dichiara ancora oggi la sua identità innovativa.

Per info:

  • Aggiungere i vostri contatti (ROTARY E TERME DEL CORALLO ONLUS
  • Aggiungere recapiti museo VILLA MIMBELLI

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