Una storia di eccellenza, tra le tante terribili di questi ultimi mesi
La storia è quella di Emiliano Raspi, docente di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Giosuè Carducci di Volterra (PI), che ha annunciato attraverso il suo profilo facebook: “Credo che il mio mestiere, almeno per come lo interpreto io, non sia solo un lavoro. Ai miei studenti chiedo molto, oltre che allo studio ovviamente, soprattutto dal punto di vista emotivo, nella cura del rispetto per il prossimo e nel coltivare un minimo di educazione, intesa nel senso più alto del termine. E inevitabilmente capita, così, che nel corso del triennio si instauri con gli alunni un rapporto di fiducia reciproco che, in tutta sincerità, non me la sono sentita di tradire“.
Eh sì, non presenziare alla maturità dei suoi ragazzi, secondo il Prof, sarebbe un tradimento nei loro confronti.
Raspi è riuscito a classificarsi per la finale dei 100 metri che si svolgerà il 29 giugno a Tempere, in Finlandia, ma lui a quella gara non ci sarà: resterà a Volterra con i suoi ragazzi che dovranno affrontare le prove dell’Esame di Stato.
Il professore del Liceo volterrano ha poi proseguito sul social: “Investire nei sentimenti, come ho sempre fatto nella vita, mi ha portato a costruire un (mio) piccolo mondo immensamente ricco (altro che soldi!) e pieno di soddisfazioni, ma so anche che l’edificazione di un luogo (immaginario e non) così bello, come tutte le cose su questa terra, a volte richiede di pagare un prezzo, anche salato“.
Emiliano è un campione di atletica leggera che ha vinto due medaglie d’oro ai campionati italiani, è campione europeo a Copenhagen e lo si trova nella classifica dei primi otto atleti master al mondo.
Un bell’esempio, quello di Raspi, che inciderà sicuramente sulla formazione morale dei sui liceali, tant’è che consapevolmente conclude il suo post con: “Non tutti gli insegnamenti arrivano necessariamente subito all’osso, a volte c’è bisogno di tempo per metabolizzarli e comprenderne davvero il significato e sono certo che, un domani, capiranno che avendomi dato tanto non potevo lasciarli soli e magari in una situazione simile, chissà, si comporteranno di conseguenza“.
Un mondo migliore, un c’è verso, si può costruire solo così!
Una scelta etica, sicuramente molto sofferta che cela l’amore per l’insegnamento e per i suoi ragazzi adolescenti che dovranno essere seguiti perché a giugno prossimo dovranno affrontare la loro prima importante gara: la Maturità.
Il 14 maggio prossimo nell’ambito del “Progetto Archivio”, oltre 70 ragazzi del Liceo Carducci, con la collaborazione di Volterra Danza, e insieme ad alcuni insegnanti, daranno luogo ad una rivisitazione degli anni che furono con musica, balli e anche una lettura della storia: Ottantanostalgia. Emiliano Raspi sarà lì con loro, anche lui in scena, sul palco del Teatro Persio Flacco di Volterra.
“Il solo fatto che qualcuno abbia compreso il significato profondo delle mie parole, dandone oltretutto un risalto così importante (forse anche troppo, confesso di essere un po’ in imbarazzo) sta a significare che in questo nostro disastrato Paese esiste ancora la voglia e la forza di credere in qualcosa…”