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Volti in attesa di un sorriso, Stefano Tonelli

by admin

Volti senza labbra

Circa 200 volti accolgono i passanti lungo le strade e i vicoli di Montescudaio. Sono volti che hanno perso le parole e il gusto. Privati delle loro labbra, affidano allo sguardo il compito di raccontare ai loro osservatori la percezione, la fragilità e la moralità con cui la pandemia ha privato la città del suo idioma.

pittura su sportello gasSono realizzati sugli sportelli dei contatori del gas, l’elemento più antiestetico che segna la superficie delle pareti che custodiscono l’urbe pisana. Corrotti dal tempo, rilegati al loro ruolo di ultimi rispetto alla bellezza dei portoni, della vivacità delle finestre e della complessità di un borgo che si conferma nella sinuosità delle sue strade medievale, gli sportelli del gas sovvertono il loro ruolo prettamente tecnico, trasformandosi in supporto pittorico. Si rivestono di bianco, annullano la loro storia per accogliere un racconto che, come spesso accade, va oltre la bidimensionalità della loro cute.

L’Arte di Stefano Tonelli

Su queste pagine bianche, Stefano Tonelli cattura l’inafferrabilità delle emozioni, scrivendo pagine di una cronaca sospesa che le parole impreparate, spesso non hanno avuto il coraggio di raccontare. Nella dimensione metafisica in cui il Covid-19 ha messo in crisi la nostra percezione quotidiana del tempo, l’idioma con cui ogni città racconta la sua presenza, la sua umanità, il suo folclore, la sua consapevolezza di essere NOI, ha perso la propria forza, riportando nell’intimità delle case la solitudine dell’IO. Nelle strade la sintassi ha smarrito la certezza delle sue regole grammaticali, facendo scricchiolare la stabilità con cui la strada custodisce il tempo, le memorie e il senso di appartenenza su cui la civitas si riconosce e si racconta.pittura su sportello

Il rumore dei passi spesi insieme al mio cane nel silenzio irreale della mia Montescudaio, mi ha spinto a riportare nel tempo condiviso la presenza umana. I volti che ho realizzato su alcuni sportelli sono diventati una folla composta di sguardi, un’esposizione a cielo aperto, una galleria di ritratti che nella notte esaltano la propria composta presenza. Escono da ogni logica economica, rimanendo orfani di mecenati o galleristi tornando liberi di essere arte, diventando pura comunicazione. L’assenza delle labbra deve essere un monito per chi li osserva per dare una forma ai buoni propositi, per restituire a quel “andrà tutto bene” di essere spendibile nei passi con cui siamo ritornati ad essere una comunità di esseri moralmente pensanti

pittura su sportelloIl senso di comunità

Il valore economico con cui misuriamo i nostri consumi, si spoglia della sua materialità offrendo al calore umano il coraggio di essere comunità. La stessa che oggi deve tornare a ricreare parole nuove, per ritrovare la bellezza, domani, della forma delle proprie labbra.

Per maggiori informazioni sull’artista e le sue opere è possibile consultare il sito http://www.stefanotonelli.it/it/home.html
Il profilo facebook dell’artista è aggiornato con le sue attività e le date delle mostre.

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