Tra spazio e terra
La semplicità è tra le parole più pericolose che esistono nel vocabolario linguistico. La si usa con parsimonia, per la paura inconscia di trovarsi inspiegabilmente felici nella bellezza di un dettaglio, per non doversi scusare di non avere tra le tasche parole morali e rigorose da spendere dentro frasi ad effetto. Essa rappresenta la certezza ludica con cui l’infanzia esprime la sua leggerezza, mentre diventa imbarazzante nella banalità con cui l’esperienza ne ridicolizza la sua natura. Giampiero Poggiali Berlinghieri (Firenze, 1936), ne cattura la sua genuinità, concedendo alla semplicità il ruolo di essere didatticamente giocosa. Senza lasciarsi contaminare dalla severità con cui l’arte contemporanea affida al gesto provocatorio il compito di risvegliare la coscienza sopita del proprio lettore, l’artista fiorentino sceglie di raccontare il senso di leggerezza con cui l’idea si sgrava del peso delle superfetazioni con cui la ragione cerca di circoscriverla dentro spiegazioni logiche. È la stessa azione con cui Italo Calvino toglie peso alla struttura del racconto, offrendo al linguaggio tutta quella semplicità con cui trattenere il lettore nella fame di lettura. “Parto da un disegno e poi sottraggo tutto ciò che mi sembra superfluo – afferma Giampiero Poggioli Berlinghieri – cercando di raccontare un tema, ma senza sminuire l’importanza del contenuto. Faccio un esempio. La scienza, le sue scoperte, diventano parte integrante delle mie creazioni. La scultura Orizzonte degli eventi nasce dalla complessità dello studio di Stephen William Hawking, per diventare sintesi plastica nei due elementi che ruotano nella verticalità dello spazio. Un concetto immenso diventa pratico, coinvolgendo chi lo osserva dentro quel gesto inconscio con cui tocchiamo per conoscere ed osserviamo per diventare complici della scoperta”.
Dove
Dal 5 ottobre al 10 novembre, nelle sale del Centro Espositivo del Comune di Cecina, in piazza Guerrazzi, nella mostra antologica GPB, Gianpiero Poggiali Berlinghieri, Tra Spazio e Terra il curatore Alessandro Schiavetti, racconta, attraverso una collezione di circa quaranta opere, la capacità astrattiva con cui l’artista si muove tra cielo e terra, catturando l’immaginario e traducendolo nel logos comune con cui l’arte si rende esempio, senza rinunciare alla sua capacità di essere unicum. La mostra è aperta gratuitamente dalle ore 17 alle 19, dal lunedì al sabato, grazie alla collaborazione del Comune di Cecina, ente promotore, ARS ART CEENTER e l’Associazione culturale Aruspicina, gli organizzatori e curatori materiali dell’iniziativa.